Con questo sentiero si passa nella parte con meno altitudine di tutta Fanano.
Partendo dall'Ufficio Turistico si raggiunge Piazza Corsini e si scende per l'Arco di Pietra di via Borghi, attraversando le casette caratteristiche. Si proseguirà in discesa verso il fiume, passando dalle bellissime maestà di questo sentiero storico di Fanano, nel quale si potrà vedere anche la bellissima Casa Gherardini, grande esempio di casa patronale delle nostre zone. Dopo Casa Gherardini, che troverete alla vostra destra, vi immergerete nel piccolo borgo di Due Ponti, e scenderete ancor di più fino ad arrivare in zona Lido, ovvero alla confluenza dei torrenti Ospitale e Fellicarolo. Lì dovrete proseguire lungo il fiume, dove potrete trovare diverse statue appartenenti alla storia del Simposio Internazionale di Scultura su Pietra. Inoltre, nella stessa zona, potrete osservare qualche pescatore, visto che quel tratto di fiume Leo è una delle rarissime riserve di pesca della Regione Emilia-Romagna. Arrivati ad un certo punto potete entrare attraverso i Campi destinati al gioco della Ruzzola (e se siete fortunati vedere anche una bella partita) e passare accanto al Maneggio Rosy O' Grady, vera eccellenza internazionale del Cutting, sport tradizionale equestre di origine Texana.
Si salirà verso la località Santa Croce, fino ad arrivare all'Oratorio omonimo, risalente al 1700, che fu per alcuni secoli sede di continui pellegrinaggi visto che, la chiesa, a pianta greca, fu costruita dopo che fu rinvenuta l'immagine di una croce all’interno di un macigno spezzato. Continuando l'ascesa verso Fanano, arriverete alla fonte di Acqua Solforosa, con le sue proprietà benefiche, che sgorga da una bella scultura del Simposio. Manca pochissimo e sarete rientrati a Fanano.
Difficoltà: media
Lunghezza: 5 km
Tempo consigliato: 1 h e 34 m
LEGGENDA DELLA SANTA CROCE DEL SASSO
Voi conoscete la storia del miracolo di Santa Croce? Stando ai racconti e anche a diversi articoli di giornale scritti, qui, in località La Cella, chiamata così perché anticamente abitata da eremiti, c’era un antico sasso. Da questo macigno, di dimensioni importanti, nel 1723 si staccò una parte significativa di sasso. Questa rottura fece apparire un’incisione incredibile: uno scudo triangolare con, al suo interno, una Croce e la scritta latina INRI (Gesù Nazareno Re dei Giudei). La notizia fece presto il giro del paese e l’arciprete di Fanano cercò di capire se fosse stata l’opera di qualcuno, uno scherzo, o una bella esibizione artistica. Provò a scalfirla con uno scalpello, ma inutilmente. La notizia allora prese i crismi del miracolo e iniziarono ad affluire fedeli, chi per pregare, chi per chiedere aiuto alla Madonna e anche chi per cercare di portarsi via una reliquia del macigno. Tante, secondo diverse testimonianze, le grazie concesse tramite questo sacro segno, come si può evincere dai numerosi ex voto che ornano le pareti della sacrestia del santuario. E guariti, secondo le fonti, anche da posti lontani: Frassinoro, San Marcello Pistoiese, Pescia, Castiglione Lucchese, oltre a tanti fananesi provenienti da tutte le frazioni e da altri abitanti del Frignano. Nei secoli sono state tantissime le persone che raggiungevano Santa Croce il giorno della festa, il 14 settembre, non solo dal Frignano, ma anche dalla Toscana. Come avrete potuto notare, da via Fondovalle parte anche una Via Crucis che, tramite piccole edicole votive, conduce al Santuario Della Santa Croce, segno tangibile di una grande tradizione di fede.