A Fanano ritorna il Simposio di Scultura su Pietra, dal 2 all’8 ottobre 2017.
Dopo gli incontri “A passo di pietra”, “Una scultura per Papa Francesco”, “Idea di croce” alla Cattedrale di Carpi e “Pietre per parlare”, dal 2 all’8 ottobre 2017 il paese ospiterà un gruppo di giovani scultori, studenti dell’Accademia Belle Arti di Carrara: Sara Saporiti, Samanta Woods, Sofia Cassina, Alfredo Calasso e Marianna Quintiliani, coordinati dal Prof. Piergiorgio Balocchi. Sarà con loro Nicola Maggi, scultore professionista e direttore del Simposio di Stazzema.
Il tema del Simposio di Fanano saranno le sette arti più antiche: pittura, musica, poesia, teatro, scultura, architettura, danza. Le sette sculture faranno parte di un’unica opera con al centro la struttura dedicata alla musica e al canto (onda), che verrà realizzata da Nicola Maggi in onore a Luciano Pavarotti. Ai lati, in collegamento logico, si snoderanno le cinque pietre realizzate dagli studenti a creare altrettante sedute (pittura, architettura, letteratura, danza, teatro).
Chiuderà l’opera del professor Balocchi, rappresentante la scultura, in rapporto concettuale e funzionale con le prime, espressa in un volume di marmo bianco.
Il Simposio avrà lo storico supporto tecnico del Laboratorio LITOS di Fanano (Arturo e Matteo Boldrini). Si concretizzerà qui, con la collaborazione dell’Istituto Storico di Modena, anche una comunione artistica e culturale con il Comune di Stazzema (LU) che ha realizzato quest’anno il primo Simposio di scultura; tale sinergia tra i due Comuni avrà al centro lo scambio di una pietra e la visita della delegazione toscana. La nuova edizione del Simposio sarà realizzata all’interno del progetto “la Corte Mancante”, vincitore del bando Giovani per il Territorio, promosso dall’ IBC Emilia Romagna e proposto dall’Associazione Urban Stone Sculpture Park (USSP) e dal Comune di Fanano.
Le sculture realizzate contribuiranno alla riqualificazione di un’area ormai abbandonata del centro storico di Fanano, ovvero l’area dell’ex bocciodromo, che si trova compresa tra il Duomo di San Silvestro, i Borghi, borgata di origine medievale, la Torre dell’Orologio (1609) e Palazzo Lardi (1340), e che ha la particolarità di essere ribassata rispetto al paese. L’obiettivo dell’intervento è rendere l’area nuovamente fruibile come sala museale (spazio espositivo all’aperto), come luogo di aggregazione e come luogo per eventi (spazio di relazione), nonché come spazio dinamico di collegamento tra diverse parti del paese e, quindi, del Museo di sculture.